Pesce Veloce Del Baltico

Vecchi i cristalli tintinnano

nel trasandato hôtel,

luci sinistre han le musiche,

non è il «Guglielmo Tell»…

la radio situata nell'angolo

di semioscurità

sembra una pagoda mongola

dell'infelicità…

Da-dam-da-dam…

Viaggiatori di commercio

rifugiatisi quassù,

piccioni dalle ali bagnate,

la pioggia assedia, e non smette più…

guardano a turno il telefono

sempre impassibile,

il loro tempo si sbriciola,

sembra… passabile…

Da-dam-da-dam…

Uno dalla scala a chiocciola

scende da basso e sta

fermo sul legno che scricchiola

per la sua vetustà…

si, venditori, vecchi incantatori,

suggestionatori…

la strada fatta là fuori

è stata percorsa già…

Da-dam-da-dam…

«Pesce Veloce Del Baltico»

dice il menu, che contorno ha?

«Torta Di Mais» e poi servono

polenta e baccalà…,

cucina povera e umile

fatta d'ingenuità

caduta nel gorgo perfido

della celebrità…

Da-dam-da-dam